LA "POVERA ANIMA". CHI E'?
di Padre David De Angelis, O.F.M. Capp.
1 novembre 1989

 Carissimi Discepoli e Apostoli, Amici e Benefattori, dalla nascita alla tomba nessuno aveva mai parlato di Madre Carolina Venturella, almeno per quanto ne sappia io. Neppure fu detto qualche cosa di lei quando fu pubblicato il suo libro, dal titolo totalmente nuovo “Potenza Divina d’Amore”, in parte personale e in parte dettato.
 Quando nel 1975 uscì il libro, tutti si domandavano: Chi è quest'autrice che si è battezzata "Una Povera Anima"? Veramente era un nome incomprensibile da suscitare curiosità e forse anche compassione, almeno all’inizio. Cercai di dare una spiegazione, ma per molti rimase ed è rimasto incomprensibile.
 La domanda spontanea che usciva dalla mente e dalla bocca di chi sfogliava il libro rimaneva sempre: “chi è costei?”.
 Ecco che adesso finalmente tutti possono sapere, e già tutti sanno, che la “Povera Anima” è identificata in Madre Carolina Venturella.

Era una Suora Canossiana, morta nella Casa di Colle Ameno, alle Torrette di Ancona, il 30 agosto 1989, alle ore 18,15, all’età di 88 anni e 6 mesi ed ora sepolta nel cimitero della stessa Borgata della città di Ancona, nella Cappella privata delle Suore.

 Bisognava attendere la sua morte per conoscere il nome vero della Povera Anima, autrice del grande Messaggio sullo Spirito Santo, dato per suo mezzo, alla Chiesa di Dio.
 Sì, era proprio necessario che ella scomparisse dalla faccia della terra prima che i devoti lettori potessero conoscere pubblicamente il suo vero nome.
 Ma perché questo nascondimento?
 Davanti all’ineffabile parola dell’Altissimo, ascoltata ripetute volte, senza mai cercarla, in momenti diversi, ora improvvisamente, più spesso in situazioni misteriose e perfino terribilmente, dolorose, l’interessata ha sentito il bisogno di firmarsi sempre e soltanto così. Né avrebbe potuto fare diversamente. Infatti la firma “Povera Anima” o, a volte anche “Povera Creatura”, non è stata una scelta personale, ma imposta dalla situazione interiore. Ella si sentiva tanto piccola e misera da non potere in nessun modo pensare di essere stata scelta dal Signore per una missione particolare.
 C’è ancora un secondo motivo, non meno importante, che giustifica tale firma: secondo la “Voce”, l’Anima doveva rimanere nell’ombra, nascosta, offrendo le proprie preghiere e i propri sacrifici, morali e fisici, per la causa della glorificazione dello Spirito Santo.
 Con la conoscenza pubblica del nome e cognome, del luogo di nascita, della Casa e Congregazione religiosa, della quale faceva parte, e del cimitero ove è stata sepolta, la Povera Anima è venuta alla luce. Con le foto già pubblicate nel nostro mensile, tutti i nostri Discepoli e Apostoli e gli Amici e benefattori conoscono già anche la sua fisionomia, la sua devozione per l’Eucaristia, il suo dolce sorriso che riflette chiaramente la ricchezza spirituale dell’anima sua.
 A questo punto siamo tutti spinti ad esclamare pieni di devozione ed entusiasmo: finalmente ti conosco, finalmente sei uscita alla luce del sole!
Tanto più eri nascosta, tanto più ora risplendi di luce sfolgorante.
 Prima, quand’era in vita, alla lettura degli scritti pubblicati nel libro “Potenza Divina d’Amore”, tutti sentivano il bisogno di raccomandarsi alle sue preghiere anche senza conoscerla, neppure di nome.
 Ora che la conosco, certamente più spontaneo sarà il ricorso alla sua intercessione presso il trono di dio fino ad invocarla: Madre Carolina, prega per noi! Sì, anche noi diciamo: Madre Carolina, prega per noi e per l’Opera dello spirito Santo!